Yeman Crippa: "Più difficile vincere una medaglia oggi. Futuro in maratona? Ogni tanto ci penso..."

Dopo un 2020 molto positivo per lui, Yema Crippa si sta preparando al 2021 che si spera lo vedrà protagonista alle prossime Olimpiadi di Tokyo. Alla ripresa degli allenamenti dopo la breve pausa natalizia, Crippa ha le idee ben chiare: farsi trovare pronto al momento giusto, sapendo che il successo passa solo attraverso il duro lavoroe i continui progressi.

Lei è una delle poche persone che può essere soddisfatta del proprio 2020.

Si sono davvero molto contento, ho chiuso l’anno migliorando 3 volte i miei personali, stabilendo inoltre die record italiani.

Proprio il 31 dicembre ha sfiorato il record europeo dei 5000. Rammaricato o comunque soddisfatto?

Sicuramente rammaricato, anche se non è che fosse in cima ai miei obbiettivi. Cercavo solo di chiudere bene l’ultima gara dell’anno, per poco non cade il primato europeo, che comunque è alla mia portata. Se fossi andato che so, a 20 secondi del record, avrei dovuto farmi qualche domanda ma visto quanto ci sono andato vicino, so che continuando a lavorare bene avrò altre occasioni per infrangerlo.

Sulla Gazzetta dello Sport, qualche settimana fa, ha dichiarato di poter fare molto di più di quanto ha già fatto nei 3000 metri. Questo vale anche per 5000 e 10.000?

Certo, vale per tutte le gare a cui prendo parte, il mio obbiettivo è migliorarmi sempre.

Ha una qualche idea di quale possa essere il tuo limite?

Non so ancora dove posso arrivare, non riesco a fare previsioni, quello che so è che ho solo 24 anni e posso progredire ancora notevolmente.

In quale aspetto tecnico pensa di dover lavorare di più?

In tutto: nella resistenza, nella velocità, nella volata degli ultimi 100 metri. Spero che da qui ai prossimi tre/quattro anni sarò riuscito ad arrivare al top.

È considerato già oggi uno dei mezzofondisti più forti di sempre, pensa di poter superare i grandi del passato come Mei, Cova, Antibo, Di Napoli e via dicendo?

Credo ci sia da fare un distinguo: ho dimostrato di poter migliorare i loro tempi ma andare a medaglia oggi è più difficile, il livello delle competizioni si è molto alzato.

Nel 2019 ha partecipato ai Mondiali di Doha, quali sono gli errori da non ripetere?

Non penso di aver fatto errori, a Doha ho fatto il massimo e go ottenuto quello che volevo. Spero soltanto di essere cresciuto in questi due anni.

Oltre le Olimpiadi, quali sono gli altri obiettivi della sua stagione?

Non so rispondere con precisione, in questo momento. Non so dire dove equando gareggerò, posso solo dire che prima della partenza per Tokyo farò svariati test in gare ufficiali per saggiare la mia condizione.

Qualche mese fa ho intervistato Stefano Mei, che ha dichiarati “Vincere una medaglia alle Olimpiadi è un po’ come andare sulla Luna”. Lei si sente pronto ad andare sulla Luna?

Dato il livello dei miei avversari, riuscire ad arrivare sul podio è più di un sogno, almeno per quest’anno. Comunque ci proverò, staremo a vedere quel che succede. Nel qual caso mi farò trovare pronto all’allunaggio.

Cosa prevede in questo inizio anno il suo programma di allenamenti?

Resterò in ritiro ad Agropoli per un mese, dopo si vedrà, non abbiamo programmi a così lunga scadenza.

Ha mai pensato di dedicarsi alla maratona in futuro?

Si ogni tanto ci penso, dopo la pista potrebbe venire il momento della strada e della maratona. Deciderò tra qualche anno, in base hai risultato che otterrò o non interrò nel mezzofondo.

Cosa le piace fare quando non corre?

Guardare la tv e giocare alla playstation.