
C'erano molti italiani, come ormai accade da alcuni anni, alla Valencia Marathon di ieri, svoltasi in un clima splendido, inteso sia come clima metereologico sia come cornice di pubblico e partecipazione della città. In particolare, gli occhi di noi tifosi azzurri erano puntati su Catherine Bertone, Anna Incerti, Valeria Straneo e Sara Brogiato (le prime tre nella foto Sport Mediaset). Purtroppo il week end valenciano è stato avaro di soddisfazioni per i nostri colori: la Bertone e la Incerti si sono dovute fermare a causa di problemi muscolari, mentre la Straneo ha terminato la gara senza però riuscire a ottenere il tempo richiesto per staccare il biglietto per Tokyo 2020. Raggiungo Valeria a cena, in compagnia della sua famiglia e di alcuni amici, dimostrandosi come sempre molto amichevole e disponibile. Ha il volto un po' tirato dalla stanchezza, e inevitabilmente, da un pizzico di delusione: "Mi spiace non essere riuscita a regalare a Stefano (Baldini) la soddisfazione di vedere i frutti del nostro lavoro insieme. Comunque sono contenta per la mia gara, anche se sono un po' dispiaciuta di non aver centrato il mio obbiettivo. Durante la riunione tecnica del sabato, l'organizzazione ha comunicato che avrebbe messo a disposizione di chi voleva chiudere la maratona in 2h29'30", cioè il tempo minimo richiesto per andare alla Olimpiade, una lepre, che sarebbe dovuta passare alla mezza maratona in 1h14'45". Ho subito pensato che che fosse una ottima cosa, quello split era alla mia portata. Purtroppo però le cose non sono andate così, in quanto siamo passati a metà gara un minuto più veloci del previsto, tirandomi letteralmente il collo per tenere il passo. Fossi stata al meglio della condizione probabilmente non sarei calata nel finale, quando invece ho pagato l'enorme sforzo iniziale. Questo mi è costato la qualificazione, almeno per il momento, ma ci riproverò sicuramente in primavera". Valeria riferisce poi di aver avuto alcuni problemi anche ai ristori personalizzati, avendo trovato la sua borraccia solo in 3 degli 8 punti previsti, dovendosi accontentare dell'acqua.
La più contenta della compagnia è sicuramente Sara Brogiato, alla sua seconda maratona in carriera, dopo quella di Torino dello scorso anno. La piemontese, che ha ottenuto il suo personal best time, chiudendo in 2h36'56" dice: "Sono contenta di come sia riuscita a gestire la gara, soprattutto dal punto di vista emotivo. Ero tranquilla nei giorni che hanno preceduto il via, avevo solo una gran voglia di correre. Fino al trentacinquesimo chilometro mi sono sentita molto bene, la gente lungo il percorso mi ha galvanizzata. Tre chilometri più tardi le gambe si sono appesantite e non sono più riuscita a tenere il mio ritmo, comunque ho dato tutto quello che mi restava da dare. Avrei voluto correre un pochino più forte, ma sono comunque contenta".