Sonia e Marco, gli innamorunners

Questa settimana la storia del mio diario non riguarda me, bensì due amici: Sonia Sala e Marco Aperlo. Sono balzati agli onori delle cronache brianzole in seguito al sorprendente epilogo della loro Maratona di Copenaghen: Marco ha deciso di chiedere la mano di Sonia proprio al termine della gara e il tam tam, anche grazie alla complicità dell'amico Ivan Russo, è giunto dalla Danimarca fino a noi al grido di "She said yes!", come esclamato dallo speaker della manifestazione. Andiamo a conoscerli.

Sonia, immagino sia stata la prima volta che ti viene fatta una proposta di matrimonio al termine di una maratona: ci racconti come è stato?

Emozionante, ho pianto tanto! Abbiamo corso insieme praticamente tutta la maratona, poi a un chilometro dalla fine Marco mi dice “ti aspetto al traguardo, così ti faccio il video quando arrivi”. Sinceramente mi ero un po’ arrabbiata, pensavo che saremmo arrivati in fondo insieme. Poi lo vedo lì, che mi aspettava inginocchiato con l’anello in mano. Bello.

Marco, come ti è venuta questa idea?

Di punto in bianco se ne uscita con la questa frase “Una maratona nella vita la devo correre, e la devo correre adesso”. Quando ho visto con quale determinazione si stesse preparando ho pensato che il traguardo di Copenaghen fosse perfetto per chiudere un cerchio, un percorso che abbiamo cominciato insieme cinque anni fa.

Sonia, attendevi da molto la proposta di matrimonio oppure è stata completamente inattesa?

Prima o poi speravo arrivasse, comunque sì, l’aspettavo da un po’.

Marco, mentre preparavi non hai mai avuto paura che ti dicesse di no?

C’è stato un momento, subito dopo aver tagliato il traguardo, in cui lo speaker della maratona a chiesto a Sonia, in lingua inglese, se avesse detto “sì”. Lei però era stremata dalla fatica e probabilmente non ha capito la domanda, così per alcuni istanti è rimasta in silenzio, fissandolo, e ho pensato “adesso risponde di no”.

Sonia, come vi siete conosciuti?

Avevo chiesto a un amico di portarmi allo stadio, in quanto non ci ero mai stata ed ero molto curiosa di andarci. Lui prima mi ha risposto ok, poi riflettendoci mi ha detto: “ti devo presentare un amico con la passione per il calcio”. Ci siamo conosciuti così, tramite questo amico in comune, anche se poi la prima uscita non è stata alla partita, ma in montagna, sul Grignone.

Marco, veniamo alla corsa. Come è andata la maratona di Copenaghen?

L’ho corsa tutta a fianco a Sonia, avevamo fatto tutti gli allenamenti insieme, così mi è sembrato giusto correre fianco a fianco la maratona. Me la sono goduta rispetto al solito, non ho pensato alla prestazione questa volta, attendevo solo il finale di gara. La preoccupazione più grande è stata in realtà trovare una scusa per staccarla all’ultimo chilometro, così da farmi trovare ad attenderla in ginocchio dopo l’arrivo. Tra l’altro, non ti dico la paura che avevo di perdere l’anello durante la maratona!

Sonia, farete altre gare insieme prima del fatidico sì?

Sicuramente sì, magari non una maratona, ma se lui vorrà certamente. L’unica cosa che mi dispiace è farlo correre a un ritmo diverso dal suo abituale, perché so che fa fatica. (Marco dal canto suo in sottofondo risponde “volentieri”)

Marco e Sonia, siete sicuri di quello che state facendo?

Marco: Assolutamente si, conviviamo già da più di tre anni ed era una cosa a cui pensavo da tempo. Nessun dubbio in merito.

Sonia: Certamente!

Sonia, dove e quando vi sposerete?

E’ molto presto ancora, non abbiamo definito ancora alcun dettaglio, posso solo dire che sicuramente sarà nel 2020, ma nulla più di questo. E poi sono ancora sotto shock, datemi il tempo di riprendermi.

Marco, per concludere, cosa mi dici del Milan?

Il Milan è l’unico tasto dolente di questa prima metà del 2019. Non mancherò nemmeno la prossima stagione, sarò comunque seduto al mio posto, anche se la squadra sta mettendo duramente alla prova la pazienza di noi tifosi. Credo che Gattuso non abbia molte colpe, l’organico a disposizione era da quinto sesto posto e credo che così sarà anche il prossimo anno. Non sarà facile.