Saltano le mezze di Bari e Milano, parla l'organizzatore Marcello Magnani

Ancora gare del calendario podistico su strada che saltano per cause di forze maggiore, naturalmente, quelle dettate dall'emergenza sanitaria in atto. Questa volta tocca alle mezze maratone di Bari e Milano, che dal punto di vista organizzativo fanno capo alla società Follow Your Passion di Marcello Magnani. Oltre ad essere un ottimo manager e un eccellente organizzatore di eventi, Magnani è prima di tutto un uomo di buonsenso, che in tutti questi mesi non si è lasciato accecare dall'inutile smania di ripartire ad ogni costo, lasciando perdere gli slogan ma ponderando bene i passi da compiere o da non compiere.

La domanda che tutti si stanno facendo è: perché Monza si, Milano e Bari no, visto che sono tutte vostre gare?

Innanzitutto il numero di partecipanti a Monza era sensibilmente inferiore rispetto a quello che avevamo in preventivo a Bari e Milano, in secondo luogo il percorso della gara che si tiene nella città brianzola si snoda lungo il tracciato dell'autodromo e nelle vie interne al parco. Si svolge quasi nella totale assenza di pubblico, si trattava "solo" di far rispettare i protocolli di sicurezza agli effettivi partecipanti, e non avere l'incombenza di controllare un imponente flusso di persone ai margini della strada, come sarebbe stato invece per le altre nostre gare.

Immagino che il dispiacere sia grande

Certamente, è un grande dispiacere per tutti noi, oltreché, occorre dirlo, un danno. Qualcuno pensa che per noi sia vantaggioso raccogliere le iscrizioni e non disputare le gare, ma non è così affatto. Quando un evento salta, dobbiamo fermare una macchina che si è messa in moto da molti mesi, dove sono stati stipulati accordi pubblicitari, affrontato costi. Una parte di questi vengono coperte della adesioni, ma dovendo restituire la quota o ritenendola valida per l'edizione successiva, significa che quest'anno o l'anno prossimo, a seconda della politica scelta dai diversi organizzatori, non avrò una parte della copertura finanziaria della manifestazione.

Vi è anche un discorso di responsabilità, nella scelta di non disputare una gara

È così, anche il nuovo protocollo in realtà ci libera dalla responsabilità penale, ma in ogni caso dovremmo comunque fare i conti con la nostra coscienza: provate a immaginare che uno sportivo contragga il virus ad una nostra manifestazione, portandolo magari a casa, dai propri cari. Come dovrei fare io, a dormire tranquillamente la notte?

A proposito di protocollo, avete avuto modo di sperimentarlo nella mezza di Monza, che ne pensi?

Il primo, uscito in aprile, era inapplicabile, troppo restrittivo anche solo per prendere in considerazione di organizzare un evento sportivo. Nel corso dei mesi le cose sono migliorate, i protocolli usciti successivamente pur mantenendo norme necessarie a garantire la sicurezza, ci consentono di far disputare una gara, pur con un numero ristretto di partecipanti.

Non credi che forse qualche altro organizzatore, recentemente costretto ad annullare la propria gara, abbia forse peccato di troppo ottimismo nelle settimane precedenti?

No, io credo si debba comunque fare un plauso a chi ha cercato di portare avanti la propria gara con ostinazione fino all'ultimo istante, fino a che l'evidenza non ha reso impossibile lo svolgimento della stessa.

Cosa pensi possa accadere il prossimo anno? Ti senti ottimista?

È una domanda da un milione di dollari. Alcuni segnali sono postivi, altri lo sono meno. A sensazione posso dirti che vedo una prima parte del 2021 simile a questo fine 2020, ovvero alcune gare ci saranno, altre verranno cancellate o spostate. Mentre nella seconda metà credo che si potrà gradatamente tornare a una certa normalità. So ad esempio che Londra e Tokyo hanno già chiesto di essere messe in calendario in autunno e non nella primi mesi dell'anno, come di consueto.

Mentre le Olimpiadi, si terranno a tuo parere?

Ora sono due le domande milionarie. Mi auguro fortemente di si. So per certo che in Giappone è allo studio un piano per cui nel corso delle Olimpiadi sarà consentito un accesso parziale di pubblico, garantendo un flusso di gente tale che possa rendere sostenibile economicamente lo svolgimento della manifestazione, che altrimenti non lo sarebbe affatto.

Tra qualche settimana, a Valencia, Valeria Straneo che fa parte del tuo gruppo di atleti, cercherà di ottenere proprio il pass per Tokyo. Sensazioni?

Valeria sta benissimo, recentemente lo ha dimostrato sia su strada che in pista. Sabato prenderà parte ai mondiali di mezza maratona in Polonia, dove ci aspettiamo un riscontro cronometrico di buon livello. Credo che se la maratona di Valencia si disputerà, come sembra (solo per atleti elite), Valeria possa giocarsi le sue carte per essere una delle azzurre al via della maratona Olimpica.