
Il Passatore non si farà: la storica ultramaratona che fin dal 1973 richiama podisti da tutto il mondo, appuntamento primaverile di grande prestigio per il mondo della corsa si deve arrendere all'emergenza sanitaria e mondiale in atto. Gli organizzatori, con grande dolore, hanno constatato che non è stato possibile rinviare la data senza sapere quando il nostro paese sarà fuori dalla crisi, dando appuntamento all'anno prossimo a tutti i partecipanti. Naturalmente, così come per altre gare già annullate, le iscrizioni già effettuate verranno traslate alla prossima edizione.
Sono già moltissime le gare podistiche annullate, in Italia e nel mondo. Ed è così per molte altre discipline. Persino gli Europei di calco e L'Olimpiade di Tokyo sono stati rinviati al 2021. È di qualche giorno fa la notizia che il campionato italiano di rugby non riprenderà, e la sensazione è che tutto lo sport amatoriale e dilettantistico sarà congelato allo stato attuale, dando appuntamento a settembre quando prenderanno il via, si spera, le nuove stagioni agonistiche. Solo il calcio professionistico spera di poter riprendere in maggio, cosa che al momento sembra molto difficile accada. Per fare il modo che la Serie A ricominci tra un mese dovremmo già essere in una fase di deciso calo dei contagi. Inoltre disputare tutte le partite mancanti sarà quasi impossibile, bisognerà pensare a una formula alternativa e per quanto riguarda il pubblico quasi certamente saranno partite a porte chiuse. Come al solito, questioni che in questo momento paio molto poco importanti hanno messo lo sport della pedata in cattiva luce. Si dimentica però che il calcio non solo finanzia TUTTO lo sport nazionale, ma è una delle più grosse industrie mondiali: milioni infatti sono le persone che hanno un lavoro, direttamente o indirettamente, grazie al calcio. Si parla di impiegati, magazzinieri, massaggiatori, giardinieri, uscieri, manutentori, medici, fisioterapisti e chi più ne ha più ne metta. C'è un universo di cui i calciatori sono solo stelle più luminose, ma in numero infinitamente minore. La crisi economica che coinvolgerà tutto il pianeta quando l'emergenza sarà alle spalle, travolgerà anche lo sport quindi è normale che come tutte le altre imprese, anche il calcio cerchi di sopravvivere.