Milan: pareggio, eppur si muove

Molte critiche sono state mosse al Milan, per la prestazione di mercoledì sera. Prima di proseguire faccio 2 premesse: la partita dei rossoneri non è stata impeccabile, certamente, inoltre chi legge i miei articoli lo sa, nonostante il mio cuore batta per questi colori, le critiche non le ho mai fatte mancare, quando ho ritenuto necessario criticare. A mio parere però, farlo per la partita mercoledì è stato ingeneroso. Dai blocchi del lockdown il Milan è partito scattando, e continua a mantenere buono stato di forma. Forse è una delle squadre che sta giocando di più al calcio in Serie A, in questo momento. Se da un lato è vero che Rebic ed Hernandez hanno steccato a Ferrara (dopo tante buone prestazioni ci può stare), dall'altro molto bene ha fatto invece Paquetà, che ha dato seguito alle buona apparizione di San Siro contro la Roma. Positivo anche a Leao, di nuovo a segno dopo il gol di Lecce. E qui mi fermo un istante per fare una considerazione: se questi 2 giovani trovassero continuità, acquistando fiducia noi proprio mezzi e conquistando la fiducia di Pioli, il Milan si troverebbe in pratica in casa 2 nuovi acquisti dai piedi buonissimi. Ricordiamo che la somma pagata in totale dalla società di via Aldo Rossi, per i loro cartellini, è di 70 milioni di euro. Sarebbe fortemente anti economico non credere in questi ragazzi, ancora così acerbi. Così come acerbo è Gabbia, subissato di critiche per la l'ingenuità sul primo gol della Spal. Occorre ricordare però che non si può costruire una squadra di giovani, senza pensare di pagare pegno. Gabbia ha fatto vedere buone cose prima dello stop al campionato, deve continuare per la sua strada, buttandosi alle spalle la negativa prestazione dell'altra sera. Per quanto riguarda le conferme,invece, Bennacer e Calhanoglu non hanno più bisogno che qualcuno spenda parole in loro favore, sono 2 punti fermi per Pioli.

Verrebbe quindi spontaneo domandarsi: se ci sono tutte queste note positive, come è stato possibile non vincere? Cominciamo col dire che le partite vivono di vita propria, non sempre le cose si mettono come vorresti. Il Milan era partito bene, aveva creato un paio di occasioni pericolose all'inizio del match. Poi il doppio svantaggio, più episodico che altro, ha scombinato piani ed equilibri tattici. Ma vedendo la partita dalla tv, ho sempre avuto la netta impressione che i rossoneri non sarebbero usciti dal campo battuti. Si sono viste giocate di qualità, aperture palla a terra da una parte all'altra del campo, come non si vedeva fare da un bel po' di tempo. E un sorprendente Saelemaekers, che entrato al posto dell'infortunato Castillejo, potrebbe non uscire più se continuasse a giocare così. Molte sovrapposizioni e molti cross sono venuti dalla sua parte. Spesso però, senza nessuno pronto a raccoglierli. È questo uno dei problemi per Pioli: se il tuo bomber ha 39 anni e può giocare solo mezz'ora, perché reduce da un infortunio, è un bel guaio. Rebic si sta adattando nel ruolo, ma è un esterno, non un centravanti. Inoltre non va dimenticato che per un'ora la Spal ha giocato in 10, il fatto che il pareggio sia arrivato grazie ad una autorete, se da un lato restituisce al Milan un po' di quella buona sorte che era mancata nel prima frazione, dall'altro non testimonia a favore di una squadra  che nel secondo tempo ha giocato più che a trazione anteriore, decisamente a trazione integrale! A inizio ripresa Pioli ha rinunciato a un terzino, Calabria, per fare entrare  Saelemaekers. Inoltre nel finale di partita c'erano in campo Ibra, Paquetà, Leao, Bonaventura, Calhanoglu. Era lecito attendersi qualcosa di più in zona gol.

Chiaro che se questa squadra non avesse pecche, non avrebbe una classifica così deficitaria. Però è importante analizzare le partite andando oltre il risultato finale, altrimenti restano solo i numeri da commentare e poco altro. Si stanno vedendo buone cose, insieme ad altre meno buone, certamente. A mio parere Pioli sta facendo un lavoro enorme, chi verrà dopo lui troverà la squadra in buone condizioni fisiche e mentali, finalmente. Inoltre dopo aver rianimato Rebic, sta provando a far riemergere dalle paludi dell'anonimati Leao e Paquetà, che per gran parte della stagione hanno guardato i compagni dalla panchina. Questo Milan manterrà una alternanza di risultati fino alla fine del campionato, ne sono sicuro, ma sono altrettanto sicuro che tutto questo lavoro sarà utile il prossimo anno. Forse, per la prima volta negli ultimi 10 anni, il Milan potrebbe avere una discreta base da cui partire, per fare progredire la squadra, la prossima stagione.