Milan, continua il disgelo: vittoria anche a Bologna

Nella fredda serata bolognese il Milan conferma i progressi messi in mostra da almeno quattro partite, coglie una importantissima e meritata vittoria, giocando un bel match e dominando la squadra di casa fin dal primo minuto. Dopo l'immeritata sconfitta di Torino contro la Juve, il pareggio casalingo contro il Napoli e la vittoria della scorsa settimana a Parma, il Milan vince e convince contro il Bologna, non lasciando mai ai rossoblù l'illusione di poter rientrare in partita, neanche dopo i maldestri tentativi di Theo Hernandez, che prima mette a segno un autorete, poi causa un rigore.

La squadra di Pioli fa capire subito ai padroni di casa che aria tira, comandando il gioco a centrocampo dove a dirigere l'orchestra vi è ormai indiscutibilmente un ottimo Bennacer, e passa in vantaggio grazie a un rigore concesso per un fallo su Piatek che lo stesso polacco si incarica di realizzare. Il Milan pressa alto e rischia poco dietro, a parte alcuni corner concessi al Bologna, che sono più frutto del caso che di concertate azioni della squadra di Mihajlovic. Poco dopo la mezzora il Milan raddoppia grazie a una bellissima imbeccata di Suso, che serve in area Theo Hernandez, completamente solo e in posizione regolare, che all'altezza dell'area piccola non può sbagliare. Da notare anche l'ottimo movimento di Piatek, che porta con sé il difensore rossoblù, liberando così Hernandez. A proposito del centravanti proveniente dall'est, ha finalmente messo in mostra una buona prestazione: al di là del gol su rigore, ha partecipato al gioco e si reso utile alla causa rossonera. Ancora non ha mostrato il fiuto del gol della scorsa stagione, ma si è mosso nel modo giusto, spuntando spesso alle spalle dei difensori come "cervo che esce di foresta". Quando tornerà a piombare sulla palla con la giusta cattiveria, ritroverà anche il gol su azione. In ogni caso, quella di Ibrahimovic, ormai sembra più di un ombra incombente sul suo destino.

Sul finire della prima frazione, proprio da uno di quegli angoli ottenuti senza grande costrutto, scaturisce il gol del Bologna, che accorcia le distanze grazie a una sfortunatissima autorete di Hernandez. Il tempo si chiude senza altre emozioni. La seconda frazione si apre col Milan che allunga nuovamente: l'autore del gol è Jack Bonaventura, che raccogliendo al limite dell'area una corta respinta della difesa avversaria, lascia partire un sinistro a giro che non da scampo a Skorupski. La partita a questo punto sembra in ghiaccio, coi rossoneri in vantaggio di due reti e in pieno controllo del match. Invece a dieci minuti dal termine Hernandez, ancora lui, (bene il francese in fase propositiva, rivedibile, per così dire, in fase difensiva) pensa bene di riaprire nuovamente l'incontro: carica da dietro Orsolini e l'arbitro Chiffi, a seguito del ricorso al Var, fischia il tiro dal dischetto. Donnarumma intuisce il tiro di Sansone, ma non può arrivarci. A questo punto il Milan visto nel recentissimo passato andrebbe in crisi, si farebbe prendere dalla paura, subirebbe gli avversari fino al fischio finale, probabilmente capitolando prima del fischio di chiusura. Invece gli uomini di Pioli non rischiano più nulla, amministrano agevolmente e sprecano almeno quattro azioni in contropiede con scelte velleitarie in fase conclusiva. La partita termina col risultato di 3-2 per il Milan.

Come dicevamo in precedenza molto positiva la prestazione del Milan, particolarmente degne di nota quelle di Piatek, Bennacer, Hernandez in fase offensiva e Bonaventura. Torna tra i vivi anche Kessie, con una prestazione più che sufficiente, mentre Suso, positivo nella prima metà di partita, sparisce nella ripresa. Bene anche la difesa, con Conti, Romagnoli e Musacchio che non hanno messo in mostra sbavature, mentre alcune crepe sul lato di Theo Hernandez  si sono viste, in fase di copertura. Dovrà migliorare in questo aspetto. La classifica ancora non sorride al Milan, ma quantomeno si leva dalle pericolose e putride paludi delle retrovie e vede la zona Europa League non così distante. Il quarto posto è occupato attualmente dal Cagliari, nove punti più avanti, ma al momento non è il caso di stilare tabelle. Pioli e la sua squadra devono continuare su questa strada, lavorare, abbassare la testa e pedalare. In futuro si vedrà.