Dice Gattoscrivente di Carlo Esposito
Alessio Guidi, ovvero la differenza tra la realtà dei fatti e i film mentali.
«Il caso Guidi è l’esempio più emblematico dell’atteggiamento tutto italiano nei confronti del doping. Tutto è accaduto perché c’è gente in giro, e non è poca, che fa l’esatto contrario di quello che dovrebbe».
Così ho scritto nel mio ultimo libro, “Inferno 2019”, al capitolo due, che è interamente dedicato alla vicenda Guidi.
Ricapitoliamo brevemente: il 24 giugno 2019 il Presidente di ASD Passo Capponi viene squalificato DUE ANNI (il massimo della pena prevista nel suo caso) dal Tribunale Nazionale Antidoping.
Eppure non si è dopato, ovvero non è risultato positivo a un controllo. Che aveva combinato?
La violazione delle NSA (Norme Sportive Antidoping) a lui ascritta, si riferisce all’evento “Maratona Autogestita” tenutosi a Bologna il 1 Novembre 2018, a cui era stato invitato, udite, udite, il peggiore dopato della storia dell’atletica italiana, ovvero Roberto Barbi.
All’epoca Barbi era sotto squalifica fino al 2032, oggi, a seguito di quella bravata sta scontando una squalifica che finirà nel 2047 (!), ovvero potrà tornare a gareggiare quando avrà 82 anni.
Questo per darvi la misura della gravità della cosa. Eppure fiumi di parole e di giga si sprecarono, il mondo podistico insorse, tutti a chiacchierare di “ingiustizia sportiva”, di “vergogna”, e come al solito, di GOMBLOTTO. Volevano far fuori Guidi, dava fastidio, ma nessuno saprebbe dire come e perché. Un classico, quando si parla di doping, fateci caso.
Poi arrivai io. E quando qualcuno si ficca in mezzo a queste chiacchiere insulse da branco di followers innocentisti a prescindere, raccontando i FATTI, nudi e crudi e mettendoli sotto gli occhi della gente, è come se un samurai armato di katana si confrontasse con un nugolo di ragazzini che brandiscono spade di legno. Fu una strage, furono tutti rapidamente ridotti al silenzio.
Quando l’eco dell’ultimo bloghettino disinformato e disinformante divenne inudibile, quando l’ultimo riflettore sulla vicenda si spense, continuai però a porre una questione rilevante: com’era possibile che Alessio Guidi continuasse indisturbato a fare il Presidente di ASD Passo Capponi?
Insomma, una volta squalificato dal TNA, era come Barbi, di fatto “ineleggibile” (parola astrusa che deriva da una letterale e pessima traduzione dall’inglese) e chiunque gli stesse attorno, in ambito sportivo, rischiava a sua volta di essere il nuovo Guidi, in una catena senza fine. La norma era lì, inesorabile.
Eppure per tutto il 2019 voci si rincorrevano ovunque su Guidi che ritirava pettorali per i suoi alle gare, su Guidi invitato a montare il suo gazebo a questo o a quell’evento, su Guidi che organizzava ancora i suoi famigerati “allenamenti collettivi”, addirittura su Guidi che partecipava a gare!!! Tutto non dimostrato, tutto estremamente aleatorio, anche se qualche volta piuttosto credibile, anche se sempre indiziario.
Come vedremo, è stato lo stesso Guidi a incastrare Guidi.
Diciamo che Fidal si è distratta (parecchio) per tutto il 2019, nonostante le numerose segnalazioni. A inizio 2020 Guidi, che nel frattempo ha visto respinto il suo ricorso, inizia la campagna di tesseramento per ASD Passo Capponi. Ma lui non può tesserarsi, in quanto presente nell’archivio squalifiche della Fidal. E ci sono anche degli interrogativi pesantissimi sulla corretta affiliazione della ASD Passo Capponi, perché delle cinque figure indispensabili per completare la procedura, ne manca una, la principale, ovvero il Presidente. Che continua a fare il Presidente e nessuno che capisca come.
Appena osai dire mezza parola in merito, l’eterno amico di Guidi, Bernagozzi, mi fece rispondere a stretto giro dal Presidente Fidal Emilia Romagna che «no, era tutto a posto». Senonché io la domanda l’avevo fatta a Roma, che mai mi rispose.
Attenzione, il meglio deve ancora venire.
Il 28 gennaio 2020 c’è una riunione del Comitato Podistico Bolognese, che ha sportivamente invitato anche soggetti estranei, tra gli altri anche Passo Capponi. Attenzione, la società, ovvero un suo legale rappresentante, però ci va Alessio Guidi. Che non ci può proprio stare!!! Deve stare lontano dallo sport, deve stare a casa!!
Se fosse stato zitto, non lo avremmo saputo mai.
Invece il 29 gennaio annuncia pubblicamente su Facebook di essere stato alla riunione, e non riesce a fare a meno di menare bacchettate a destra e a manca su quello che non va bene e che secondo lui andrebbe riveduto e rifatto. Insomma, lui è il nuovo che avanza, quelli del comitato sono vecchi, sono barbosi, capiscono poco o nulla e soprattutto non sanno usare i social, di cui lui è il divo indiscusso.
Pertanto tutti i partecipanti alla riunione possono essere squalificati dal TNA per LA STESSA VIOLAZIONE commessa da Guidi nell’invitare Barbi a Bologna. Addirittura Fidal si sveglia e lo condanna a tre mesi di squalifica, nell’estate 2020, per aver violato l’articolo uno del codice della giustizia sportiva, ovvero per aver violato il principio di LEALTA’, PROBITA’ eccetera (ASD Passo Capponi PATTEGGIA un’ammenda di 366 euro). Insomma Guidi non poteva non sapere che stava inguaiando parecchi colleghi con la sua sola presenza quella sera e con il suo show a mezzo social del giorno successivo.
Tenetevi forte, il suo post fu prontamente ripreso da Bernagozzi, soprannominato (non da me, lo giuro) “l’anima nera del podismo tosco-emiliano”, che ci tenne a condividere il post di Guidi dicendo: BRAVO, ALESSIO, PAROLE IMPORTANTI E NON SCONTATE (sic!). Hai visto, mai, se a qualcuno era sfuggito…
Come è andata a finire?
Nado Italia è stata informata dai poveri membri del comitato podistico della violazione di Guidi. Hanno fatto il loro dovere, non potevano fare altrimenti, pena una squalifica di due anni.
Guidi andrà a giudizio davanti al Tribunale Nazionale Antidoping il prossimo 19 Ottobre, per la seconda volta in meno di diciotto mesi.
Il 2 febbraio si è finalmente dimesso dalla carica di Presidente di Passo Capponi, scrivendo un altro stranissimo post su Facebook in cui passa le consegne al suo successore, loro due soli in un bar. Come un imperatore romano, come un sovrano assolutista, si concede l’ultimo, ridicolo, inappropriato diritto di abdicare. Non vi è traccia in quella data, sul sito ufficiale di ASD Passo Capponi di una convocazione dei soci per eleggere il nuovo Presidente.
E il GattoScrivente non ha omesso di farlo notare, senza mai avere risposta.
Vedete, se avessi la possibilità di offrire a Guidi un bicchiere di vino, cercherei di fargli capire che alla fine è stato vittima della propria immagine costruita a mezzo social, che ha cominciato a credere alle bugie e alle declamazioni della variegata fauna dei followers, scambiandole per sostegno vero. Quando la polvere si è posata, quando il rumore ha lasciato posto al silenzio, ti trovi da solo, col deretano scoperto, di fronte ai FATTI. Ti giri intorno, e non trovi nessuno, se non un Gatto, che ti aveva detto già tutto in tempi non sospetti.
Sic transit gloria mundi.
Meditate, che questo è stato.
P.S: ho tanti amici a Bologna, anche in posizioni di rilievo nel podismo. Mi dicono che da qualche mese l’atmosfera è molto più calma, collaborativa, distesa. In altre parole, si respira sportività e fair play. Ma sarà sicuramente un caso, non c’entra nulla con l’uscita di scena di Guidi (e di Bernagozzi).