
A poco più di due mesi dall'inizio dei Mondiali di atletica, che andranno in scena a Doha, in Qatar, abbiamo interpellato Stefano Baldini e gli abbiamo chiesto alcune previsioni su quelli che potranno essere non solo gli atleti attesi in zona podio, ma anche gli outsider.
Partiamo col botto Stefano, cosa pensi del caso Bertone?
"Sono dispiaciuto perché Cathrine è un personaggio molto positivo per il running, un ottimo esempio. Ha scelto un lavoro particolare, che non le permette di coltivare a sufficienza la sua passione per l'atletica".
Sta di fatto che a Doha senza la Bertone, e senza Valeria Straneo, reduce da un infortunio, ne usciamo fortemente indeboliti, non credi?
"Il livello sarà comunque altissimo, ci saranno altre opportunità per queste mamme volanti".
Il più atteso degli azzurri ai Mondiali, in campo maschile, sarà Yassine Rachik. Pensi che potrà fare bene?
"Ha già dimostrato di saper correre forte anche in estate, col bronzo conquistato agli Europei di Berlino 2018. Le condizioni a Doha saranno particolari per clima, periodo e orario gara. Queste variabili tendono ad appiattire un po' le differenze, quindi lo spazio per stare davanti ci sarà. Mi aspetto ottime cose anche da parte di Eyob Faniel, che sui 10km e sulla mezza maratona è migliorato tantissimo".
Chi sono i tuoi favoriti per l’oro, sia in campo maschile che femminile?
"Sarà una gara impronosticabile, perché ai Mondiali parteciperanno anche atleti che non gareggiano da tempo, alcuni addirittura dalla scorsa primavera. Prevedo due maratone molto aperte e divertenti".
C’è qualcuno che osserverai con interesse, a parte gli azzurri?
"Mi piace molto il Campione Europeo, il belga Naert, uno che non ha paura di prendere l’iniziativa ma con la capacità di sapersi gestire. Potrebbe essere lui la sorpresa".
Quanto il forte caldo condizionerà le prestazioni degli atleti?
"Moltissimo. Occorrerà saper gestire le energie a ritmi più lenti, ma ugualmente dispendiosi. Sarà importante idratarsi bene e tenere a bada le crisi, che inevitabilmente si presenteranno".
Come si prepara una maratona che si disputerà di notte e non di giorno?
"Gli allenamenti principali, nell’ultimo periodo, dovranno essere corsi nel tardo pomeriggio, per abituare il proprio corpo a dare il meglio nella seconda parte della giornata. A me piaceva molto correre i 42km nel pomeriggio".
Pensi che questi Mondiali potranno dare indicazioni precise su quello che accadrà a Tokyo, tra circa un anno?
"Per quel che riguarda gli atleti europei, i prossimi Mondiali ci daranno indicazioni importanti su chi saprà adattarsi meglio alle condizioni climatiche estreme, dato importante visto che a Tokyo lo saranno altrettanto. Per quanto concerne il podio al contrario, non credo avremo importanti rivelazioni. Le nazioni del continente africano saranno certamente le favorite, ma a ogni manifestazione propongono un sostanzioso turnover di atleti, cosa che raramente le altre nazionali si possono permettere, se non in rare occasioni. Inoltre bisognerà fare attenzione ai giapponesi, che in questo momento hanno 10 atleti da top 100 mondiale, e saranno maggiormente motivati dal disputare in casa i Giochi Olimpici.
Pensi che da qui un anno qualche giovane azzurro potrà sbocciare tanto da far parte della spedizione olimpica?
"Se i nostri migliori atleti saranno tutti in salute, non credo, almeno per quel che riguarda gli uomini. Al femminile, invece, mi aspetto qualche novità".
Per concludere, dicci come va il lavoro con Valeria Straneo, avete in programma gare per l’autunno?
"Valeria è finalmente a posto e si sta allenando dopo aver risolto i problemi sorti durante Roma-Ostia della scorsa primavera. Disputerà certamente una maratona in autunno, per tentare la qualificazione a quella che sarebbe la sua terza Olimpiade".