
Per chi nella sua vita ha già portato a termine alcune maratone farne l’elogio è una cosa molto facile e scontata, è come spiegare all’oste che il vino è buono. Invece è difficile descrivere a chi non ha mai intrapreso questo viaggio perché anche loro dovrebbero, almeno per una volta, provare a salire su questo treno. In soccorso di coloro che hanno bisogno di essere pungolati, puntuale arriva il decalogo, i dieci motivi per cui vale la pena correre una maratona. Le ragioni possono essere mille e dieci in realtà, io provo a darti uno spunto, ti descrivo la trama, la storia devi scriverla tu. Buona lettura.
Per molti ma non per tutti
Correre una maratona è una cosa che oggi fanno in molti, ma ricordati, il club dei maratoneti è comunque un circolo molto ristretto. Portare a termine una 42 km (e 195 metri) ti darà l’opportunità di compiere una impresa non alla portata di tutti. Quante volte potrai raccontare di aver fatto una esperienza simile?
Perché dopo non sarai più lo stesso
Dal momento preciso in cui avrai tagliato il traguardo, nascerà un nuovo te. Su molti aspetti della vita ti si aprirà il terzo occhio, traccerai una riga di confine immaginaria che suddividerà le cose importanti dalle cose che non lo sono. Capirai dove e se stai sbagliando, quale direzione intraprendere, quali sono le tue priorità e su cosa puoi ancora lavorare per raggiungere i tuoi sogni.
Per una buona causa
Perché è una occasione per fare del bene, molti si mettono in gioco impegnandosi a correre una maratona per raccogliere fondi per una causa benefica. Solitamente sono progetti legati al territorio in cui si abita, o promossi da qualcuno che ci è caro.
Per te
Secondo me questa è uno delle motivazioni più centrali, veritiere e credibili, per correre una maratona almeno una volta nella vita: fallo per te. Perché questa racchiude i mille e uno motivi non presenti in questo elenco per intraprendere questo cammino. Ognuno di noi ha dentro di sé un ragione che è solo nostra, e che farà da carburante per realizzare questa sublime follia.
Per superare un ostacolo
Capita a tutti di trovarsi davanti a un ostacolo che imprigiona la propria vita, che fa rallentare e persino fermare il treno delle buone intenzioni, catturando e immobilizzando ogni azione che vorremmo compiere come fossimo in una fotografia. Voler correre una maratona richiede molte ore di allenamento, ore che saranno da disposizione per poter riflette ed effettuare una introspezione che possa aiutarti a superare questo sbarramento, Ma c’è di più, dopo aver disputato la gara, ti renderai conto che l’ostacolo l’hai già superato.
Per raccontarlo a qualcuno
Ho sempre sostenuto che è bellissimo fare le cose per se, è essenziale, ma se poi non lo racconti a nessuno è un po’ come non aver fatto nulla, perché quel pezzo della tua vita per gli altri non esiste, e muore sotto il peso del tempo che passa. Goditi la gioia di raccontare quello che hai fatto, l’impresa che hai compiuto a qualcuno che ti vuole bene, anche se magari non capisce del tutto i tuoi “perché”, ma che comunque li saprà conservare come qualcosa di prezioso.
Perché gli ultimi saranno i primi
Questo aspetto lo potrai capire bene solo dopo aver tagliato il traguardo. Nella maratona, non esistono gli ultimi della classifica, esistono solo quelli in ritardo o in forte ritardo, e credimi, questo è un treno che ti aspetta, non parte senza di te.
Perché è una ottima scusa per viaggiare
Soprattutto se pensi che sarà la tua unica maratona e chiaramente se ne hai le possibilità economiche, non correre la maratona di Frittole, scegli una bella città del mondo, lascia che il viaggio sia totale, fuori e dentro. Fai il modo di avere un bello sfondo per questo tuo personalissimo show. Questo è il motivo per cui New York ad esempio, è la maratona più partecipata al mondo.
Per la doccia post gara
Aggiungerei: seguita da quei venti minuti in cui rimani sdraiato sul letto ancora in accappatoio. Sono gli istanti più belli del dopo, dove la fatica comincia sedimentare, le endorfine invadono il tuo corpo e realizzi davvero quello che hai fatto, ma col punto di vista di una “persona normale”.
Per smentire chi ti diceva “non ce la farai”
Quando qualcuno non è grado di fare qualcosa che vuoi fare tu, dice a te che non ci riuscirai. Non ascoltarli, anzi, ascoltali e poi fai di tutto per smentire la loro pessima influenza, sarà una delle motivazioni più forti, se non sei riuscito a trovarne di migliori.