
Ormai quasi due settimane or sono la marciatrice delle Fiamme Azzurre Eleonora Giorgi (foto Colombo/Fidal) ha colto un clamoroso successo al suo debutto nella 50 km di marcia della coppa Europa, disputatasi ad Alytus, in Lituania. Laureata in economia all'Università Bocconi, questa ventinovenne milanese ci racconta come è maturata la decisione di cimentarsi sulla lunga distanza, e dell'inizio di quella che ha tutta l'aria di essere la seconda parte della sua carriera.
Cominciamo dal tuo incredibile esordio nella 50 km di marcia, ci racconti come è andata?
Credo di esser giunta a questo appuntamento molto ben preparata, ho cominciato ad allenarmi lo scorso ottobre, macinando una grande quantità di chilometri. Al via mi sono subito portata al comando della gara e lì sono rimasta fino alla fine, chiudendo con un tempo di 4h04’50. Molto vicino al tempo che Il mio allenatore Giovanni Perricelli aveva pronosticato. Visto che è andata benissimo, non posso che essere molto soddisfatta.
Non solo vittoria ma anche record europeo, si direbbe che il futuro comincia oggi
La 50 km di marcia è una disciplina relativamente nuova per le donne, quindi il margine di miglioramento è molto ampio.
Venivi da tre anni davvero poveri di soddisfazioni a livello sportivo, come è maturata la decisione di cimentarti nella 50 km?
Avevo bisogno di una nuova sfida, di stimoli diversi. La passione non è mai venuta meno, ma dopo le delusioni degli ultimi anni dover ricominciare da capo ogni volta non è stato facile. Così pur amando la 20 km, ho deciso di provare qualcosa di nuovo. Questa vittoria è stata una rivincita e una iniezione di fiducia, credo di potermi togliere ancora diverse soddisfazioni in futuro.
In pratica hai fatto all-in e messo in gioco tutta la tua carriera, o la va o la spacca
In un certo senso sì, il risultato non era per nulla scontato, come ti dicevo non ho intenzione di abbandonare la 20 km, però dato che i risultati non venivano, col mio allenatore abbiamo deciso di provare la via della 50 km, visto che in allenamento sono da sempre stata abituata a fare molti lunghi. Non ci si inventa nulla, siamo partiti da quella base, e i dati in nostro possesso ci dicevano che avrei potuto fare bene.
Per allenarti alla 50 km hai corso due maratone in allenamento, è esatto?
Sì, è così, per prepararmi alla lunga distanza ho aizzato i miei followers sui social, invitandoli a fare con me un pezzo di strada, accompagnandomi durante questi allenamenti. Ho avuto la piacevole compagnia e il sostegno di numerosi runners e marciatori. Qualcuno mi ha seguito per 5 km, qualcuno per 10, altri per 20, comunque non sono mai stata sola.
E’ arrivata la convocazione per i mondiali di Doha, con quali ambizioni vi prenderai parte?
L’ambizione è di portare a termine la gara nelle migliori condizioni possibili. Le mie avversarie saranno molto agguerrite, e inoltre ci saranno due grosse incognite: il caldo, e l’orario di partenza dalla gara, infatti il via sarà dato a mezzanotte! Cercherò in tutti i modi di giocare al meglio le mie carte, ed essere protagonista.
Come pensi di prepararti a gareggiare nelle ore notturne?
Non abbiamo ancora deciso, avevamo al vaglio due ipotesi: provare ad allenarsi intorno a mezzanotte nella settimana che precede la gara, e risposare poi nel pomeriggio per recuperare. La seconda opzione invece prevede di andare a letto molto tardi, in modo da abituare l’organismo a stare sveglio mano a mano sempre un po' di più nelle ore notturne.
A Tokyo la 50 km di marcia femminile è in forse, nel caso non fosse prevista gareggerai nella 20 km?
Sì, di fatto ho già straccato il tempo minimo necessario per partecipare alle 20 km a Tokyo, che naturalmente sarà comunque da confermare il prossimo anno. Speriamo in ogni caso che decidano in extremis di introdurre anche la 50 km.
Tu che impressione hai, si farà oppure no?
Non so se il Cio possa introdurre una nuova specialità ad un anno dall’inizio della competizione, anche se molte atlete si stanno battendo affinché la parità di diritti tra uomo e donna venga rispettata anche all’interno delle olimpiadi. Se non erro la 50 km di marcia è l’unica disciplina dove non è prevista la gara femminile.
Al di là degli impegni con la maglia azzurra, come procederà la tua stagione?
Non so quanto tempo occorre per recuperare dopo una 50 km, quindi al momento non abbiamo stilato programmi. Credo in ogni caso che non farò gare prima dei mondiali, quindi il cammino è abbastanza obbligato.
Più difficile una 50 km di marcia o laurearsi in economia?
Non saprei, sono due corse estremamente diverse, diciamo che sono due belle sfide.