Corri come vivi, o vivi come corri?

Un paio di settimane fa pubblicai un vademecum semiserio su come si può affrontare la corsa anche con un atteggiamento più cialtronesco, un po’ alla carlona, come si diceva una volta.

Ha riscosso molto successo, e anche chi affronta questo sport in un modo totalmente differente, ha capito lo spirito guascone, burlesco, che intendevo trasmettere in questo decalogo.

Il sottinteso infatti era il seguente: io faccio così, e ti dimostro che se vuoi fare si può affrontare lo sport anche in questo modo, senza avere la presunzione di voler insegnare qualcosa.

Infatti nessuno ha commentato dicendo cose del tipo “non si fa così questa cosa” oppure “d’ora in poi seguirò i tuoi consigli”. Chiaramente chi affronta la corsa come faccio io, lo fa già da sé, non stava certo aspettando i miei precetti, e infatti tanti di quelli che si sono riconosciuti in quel decalogo hanno poi condiviso il post. Chi invece ha un atteggiamento più professionale nell’approccio alla corsa, si è fatto una sana risata.

Questa premessa, serve per arrivare l’argomento che voglio toccare oggi: trova il tuo modo per vivere l’esperienza del podismo, non c’è un modo ideale, o un modo giusto, o più cool, a meno che tu non abbia tempi da professionista, e allora il discorso è completamente diverso. Il metodo giusto è quello che ti fa stare bene, e generalmente è esattamente il modo in cui affronti la vita. Ormai è chiaro a tutti, anche a chi non ha mai corso probabilmente, che la corsa è un po’ la metafora della vita stessa. Lo sport in generale in realtà lo è, ma il podismo forse è una di quelle che la rappresenta di più. Da un lato è vero che correre ti rende un po’ più disciplinato, più dedito alla sofferenza, più capace di stringere i denti nei momenti più bui e difficili, aiuta la concentrazione e ti aiuta a tirare fuori risorse che non pensavi di avere. Dall’altro è impensabile credere che correre ti cambi totalmente, per quanto possa influire nella vita di tutti i giorni, i tuoi pregi e i tuoi difetti restano, così come le tue caratteristiche. Se la precisione, l’ordine, la perfezione non sono i tuoi punti di forza, secondo me non riuscirai ad affrontare lo sport in modo schematico. In questo caso non te ne fare un cruccio, non seguire strade che non sono le tue. Fare le cose a proprio modo non vuol dire farle male. Nessuno genitore è uguale all’altro, nessun insegnante è uguale all’altro, nessuno sportivo è uguale a un altro.

Correre per la maggior parte di noi, è un modo per trascorrere in modo sano il tempo, per restare in forma, per sentirsi bene, per viaggiare e perché no, pure per permettersi qualche pasto abbondante. E siccome è un attività che richiede del tempo, che magari a volte sottrai ad altre cose che ti piace fare, devi svolgerlo nel modo che più ti darà soddisfazione, altrimenti finirai per odiarlo. Una mia amica usa un motto, che è un po' anche il mio: “lenti ma contenti”. Racchiude secondo me tutta la filosofia del cialtrorunner: forse potrei fare le cose molto meglio, e ottenere risultati migliori, ma preferisco essere più lento e felice.

Questo non vuol dire che chi va più forte è infelice, se avere un atteggiamento più serio e professionale è il suo modo di trarre soddisfazione dalla pratica della corsa, così lo deve fare. Voglio soltando dire che non esiste una sola ricetta per essere contenti, felici, e che la corsa sta all’interno della tua vita, e non il contrario; potrà migliorarla ma non cambiarla, per quello non potrà essere diversa dala vita stessa.

Approfitto, a proposito di corsa come metafora della vita, per invitarvi a fare qualcosa di socialmente utile, in occasione della imminente, prossima, Milano Marathon: gli amici dell’associazione Seiaprileduemila in collaborazione con Bridgestone e Fondazione Clerici vi invitano a prender parte alla School Marathon, che si terrà sabato 6 aprile, camminata non competitiva di 3 km, il cui ricavato finanzierà l’iniziativa “Una Giornata da Fico”, che si terrà presso il parco alimentare Fico Eataly World di Bologna. Maggiori informazioni le potrete trovare alla pagina Facebook https://www.facebook.com/6aprile2000/