
La fase 2, quella della cauta ripresa delle attività e della convivenza col Coronavirus prenderà ufficialmente il via 4 maggio, come le indiscrezioni trapelate da Palazzo Chigi annunciavano già da qualche settimana. il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte parla alla Nazione in un discorso tramesso in tv e sui social, intorno all'ora di cena. In realtà Conte più che spiegare come la morsa del lockdown andrà via via allentandosi, sembra raccomandarsi al buonsenso dei cittadini. "Se amate l'Italia mantenete le distanze" è infatti non solo la frase con cui esordisce, ma soprattutto è un mantra che ripete lungo tutta la road map che illustra le tappe della fase 2. A ogni punto che dà il via libera ad una attività ricreativa, o alla riapertura di un settore del commercio e dell'industria, la madre di tutte le regole è "distanziamento di almeno un metro".
Il perché è facilmente intuibile: non sarà possibile controllare, se non a campione, che le norme del distanziamento sociale vengano rispettate, visto il gran numero di persone che, soprattutto nelle grandi città, si riverserà per le strade e sui mezzi pubblici. Certo, più che altro per recarsi al lavoro e pochissimo altro, almeno per le due settimane successive al 4 maggio, ma comunque sarà responsabilità di ognuno tenere un atteggiamento prudente e non lasciarsi prendere dell'euforia che l'aria fresca che non si respirava da un po' di tempo, potrebbe solleticare. Ai sindaci e ai governatori delle regioni spetterà il compito di vigilare sull'andamento della curva del contagio sul proprio territorio, e il 7 sette maggio vi sarà già una prima verifica: laddove il probabile rialzo del numero dei contagi non sarà nei parametri attesi, "Si provvederà immediatamente a chiudere il rubinetto" annuncia Conte mimando il gesto con la mano.
Veniamo ai provvedimenti annunciati, che sono grossomodo quelli attesi: il 4 maggio potranno riaprire le imprese manifatturiere e i cantieri edili, seguite della grande distribuzione legata a queste due macro-aree, ovvero il settore legato alle forniture. Tutti i datori di lavoro dovranno garantire ai dipendenti di svolgere le proprie attività nel rispetto delle norme previste per la tutela della salute. Il Presidente Conte non ha invece accennato a orari di ingresso differenziati, come era stato anticipato da molti giornali. Per quanto riguarda l'accesso al trasporto pubblico è previsto uno specifico protocollo, che però non è stato illustrato. Saranno consentite le visite ai parenti, a questo proposito Conte non ha specificato se sarà comunque necessario esibire una autocertificazione. Via agli allenamenti per gli sport individuali sia amatoriali che professionistici, sempre nel rispetto delle distanze. Da quanto è dato capire sarà consentito anche passeggiare. Per gli sport di squadra il semaforo verde è procrastinato al 18 maggio, quando riapriranno anche i negozi. A discrezione dei sindaci, sarà possibile riaprire i parchi, contingentando l'ingresso. Ai funerali sarà consentita la partecipazione di un numero ristretto di familiari. Altri provvedimenti riguardano il prezzo calmierato delle mascherine, fissato a un massimo di 50 centesimi, mentre la riapertura di bar e ristoranti è prevista dal primo di giungo, ma già dal 4 maggio potranno distribuire cibi e bevande take away.
Inutile dire che bisognava ricominciare da qualche parte, il Paese non poteva andare oltre né a livello economico, né a livello mentale e nervoso. Il messaggio subliminale è in realtà facilmente leggibile: non è un liberi tutti, ma un avanti piano. Le regole da rispettare non sono altro che quelle già fissate da settimane: distanziamento, indossare mascherine e guanti, igienizzare frequentemente le mani. Sarà già difficile rispettarle alla lettera con la riapertura delle imprese, inutile fissarne di nuove e iperboliche di cui è assolutamente impossibile verificare il rispetto. La parola d'ordine sarà la stessa delle ultime settimane: responsabilità civile. Ognuno di noi dovrà cercare di fare del proprio meglio, affinché non si ricada tutti nel baratro dal quale stiamo cercando di riemergere.