Arrowhead 135, la prossima follia di Simone Leo

Simone Leo ha presentato la sua prossima folle impresa, Arrowhead 135, all'Hotel Enterprise di Milano. Ma anziché la conferenza stampa di rito, Simone ha preferito organizzare una informale corsa tra amici di circa sette chilometri, prima di tornare in hotel dove ai partecipanti è stata offerta della cioccolata e dei biscotti. Da qui il nome dell'evento, cioè "Hot Chocolate Run" a cui naturalmente hanno partecipato anche alcuni membri della stampa, quali Michela Drago, Rosario Palazzolo e Gianluca Rossi. I componenti del carosello colorato, snodatosi per le vie del centro intorno alle 19 di lunedì 2 dicembre, per prendere parte a questa manifestazione sono stati invitati a portare una coperta da donare ai volontari della Croce Rossa, che ne faranno buon uso durante le ronde notturne in soccorso di quelle persone, numerose purtroppo, che non possono dormire al ripario da freddo e intemperie.

Simone, ancora una volta sposterai il limite: prossima fermata è Arrowhead 135, a gennaio, nel Minnesota, Stati Uniti. Come la mettiamo?

La mettiamo che questa volta credo di averla fatta fuori dal vaso. I 217 chilometri da percorrere sono l'ultima cosa che mi preoccupa, le difficoltà ambientali saranno davvero estreme: freddo, gelo e neve non mi sono mai stati amici. La temperatura si aggirerà intorno ai meno trenta gradi, inoltre ad Arrowhead si gareggia in autonomia, il che vuol dire niente crew di supporto, tutto quello che serve per bere, mangiare e dormire bisogna portarlo con sé, su una slitta da trainare per tutto il percorso. Rosario Palazzolo è stato decisivo, in quanto mi ha aperto gli occhi in tempo per affrontare una preparazione adeguata, perché inizialmente l'avevo presa un po' sottogamba. Per la prima volta mi avvicino a a una sfida con un po' di preoccupazione e paura di non farcela.

Ci sarà Filippo Poponesi con te

Esatto, ad Arrowhead bisogna essere in due, perché pensare di rimanere da soli lungo il percorso potrebbe avere effetti molto negativi sulla psiche dei partecipanti. Lui era il primo nella rosa dei candidati ad accompagnarmi in questa avventura. Anche se a vederlo non gli si darebbe molto credito e fiducia, in realtà è una persona splendida, un grande atleta con un atteggiamento molto positivo rispetto a questa spedizione. Siamo molto bene assortiti secondo me.

Su Facebook hai postato foto e video dove trascini un copertone al Parco Nord a Milano, per allenarti a trainare la slitta. Cosa ti dice chi ti incontra?

Prima mi guardano malissimo, poi ridono. L'altra sera sono passati due ragazzi in bicicletta salutandomi e chiamandomi per nome, oramai credo si sia sparsa la voce tra chi frequenta il parco a quell'ora. Inoltre ho più volte incontrato i guardiani del parco, che mi osservavano con aria commiserevole.

Come sarai equipaggiato?

Lo sponsor tecnico sarà Salomon, che mi vestirà da capo a piedi. Abbiamo chiuso l'accordo proprio pochi giorni fa. Penseranno a tutto loro.

Anche se non potranno assisterti come al solito, anche questa volta avrai il tuo seguito di fedelissimi, mi sembra giusto citare questi volenterosi.

Certo, facciamo i nomi! Ci saranno Anna Cordero, ovviamente, Rosario Palazzolo, Gianluca Rossi ed Elena Mittino.

In conclusione, stasera abbiamo anche aiutato gli amici della Croce Rossa di Milano, una bella iniziativa la vostra

Si, è stata una idea di Runner's World, partorita da Rosario Palazzolo. Abbiamo deciso di fare questa presentazione un po' insolita, anziché in una sala stampa, affrontando una sgambata per le vie di Milano. Lo scopo, raccogliere delle coperte, usate ma in buono stato, che la Croce Rossa offrirà ai senza dimora. Tengo a precisare che l'Hotel Enterprise che questa sera ci ha ospitato, donerà 500 euro proprio per l'acquisto di coperte, oltre a quelle che sono state raccolte dai singoli partecipanti a questa serata.